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Duiker: i piccoli “tuffatori” del sottobosco africano

  • Immagine del redattore: Simone
    Simone
  • 1 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 31 mag

Nel cuore delle foreste africane, tra l’ombra intricata del sottobosco e i riflessi di luce che filtrano tra le fronde, si nascondono alcuni tra gli animali più schivi e affascinanti del continente: i duiker. Il loro nome deriva dall’afrikaans duik, che significa “tuffarsi”, un chiaro riferimento al loro modo istintivo di scomparire nella vegetazione appena percepiscono un pericolo. Queste piccole antilopi, appartenenti alla sottofamiglia Cephalophinae, sono straordinariamente adattate alla vita nei boschi africani, e ne esistono oltre 20 specie, distribuite in tutta l’Africa subsahariana.


Il blue duiker: il folletto segreto della foresta


Con i suoi 30–40 cm di altezza al garrese e un peso che raramente supera i 5 kg, il blue duiker è grande quanto un grosso coniglio. Le sue corna, corte e appuntite, sono visibili solo da vicino, spesso coperte da un morbido ciuffo frontale. Gli occhi sono grandi e vigili, il corpo è snello e compatto, rivestito da un mantello dai riflessi grigio-bluastri, che gli conferiscono il nome comune di “antilope azzurra”. È un animale perfettamente adattato alla vita nel sottobosco, capace di scomparire come un’ombra tra le foglie cadute.

La sua distribuzione è sorprendentemente ampia: lo si trova nelle foreste tropicali dell’Africa occidentale, centrale e orientale – dal Camerun al Kenya, dalla Repubblica Democratica del Congo fino al Mozambico e al Sudafrica nord-orientale. Vive anche in alcune isole come Zanzibar e Bioko. Il suo habitat ideale è la foresta fitta, ricca di copertura e con sottobosco denso, ma può sopravvivere anche in boscaglie costiere, foreste a galleria e zone montane fino a 3.000 metri.

Il blue duiker è principalmente attivo all’alba e al tramonto. Di giorno, resta nascosto, muovendosi cauto tra i sentieri delle foglie. La sua dieta è composta soprattutto da frutti caduti, fiori, foglie tenere, funghi e talvolta piccoli insetti o uova. È stato osservato seguire le scimmie per raccogliere i frutti che lasciano cadere, mostrando un’intelligenza adattativa notevole. Quasi mai lo si vede bere: trae l’acqua necessaria direttamente dagli alimenti succosi che consuma. Vive in coppie monogame, con un territorio marcato attivamente tramite secrezioni odorose e mucchi di feci. Il legame di coppia è forte, e gli intrusi vengono scacciati con determinazione.



Un incontro raro, un’esperienza indimenticabile

Osservare un blue duiker in natura è un premio per gli occhi più attenti. Può sembrare un’ombra, un sussurro tra le foglie, un movimento fugace tra tronchi e radici. Eppure, per chi ha la fortuna di incrociare il suo sguardo, l’incontro lascia un’impressione profonda. È un invito a rallentare, ad affinare i sensi, a riscoprire la ricchezza nascosta della foresta.

In un’epoca in cui la grande fauna iconica – elefanti, leoni, giraffe – cattura tutta l’attenzione, il blue duiker ci ricorda che anche le piccole meraviglie meritano rispetto, protezione e ammirazione. È il custode silenzioso del sottobosco africano, simbolo di una natura intatta, fragile e preziosa.



 
 
 

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